giovedì 2 luglio 2015

Siamo tornati!

Dopo quasi un mese di silenzio ritorno a pubblicare. Questa mia relativa “quiete”, solo su Internet, è cominciata, stranamente,  poco dopo la pubblicazione del mio ultimo post sul Gruppo Bilderberg; “qualcuno”  ha avuto la brillante idea di bloccarmi l'accesso, impedendomi, di conseguenza , di proseguire nel mio intento, ovvero di provare a rivelare la realtà.  L’azione perpetrata da questo inetto è stata arginata, sebbene ci sia voluto un po’ di tempo, da un mio caro amico, un  Leonardo Da Vinci della tecnologia, al quale va tutta la mia gratitudine.
Per ripartire da dove ci eravamo lasciati mi riallaccio all’ultimo mio post proponendovi la visione, dall’ 1h e 47 minuti, del seguente video (girato da “La Gabbia”), durante il quale viene coraggiosamente mostrato quanto siano protetti e segreti gli incontri del Gruppo Bilderberg (https://youtu.be/kV7Nta_vZow)

Prendetevi 10 minuti del vostro tempo, affinché  possiate assumere sempre più coscienza di questa realtà criminale e a diffondere la prova della sua esistenza.
Se vogliamo il cambiamento dobbiamo cominciare a guadagnarcelo  lottando, per adesso solo con la nostra mente, preparandoci ad affrontare un nemico con potenzialità sconfinate al quale, però, manca la nostra unica arma, cioè qualcosa per cui vale davvero la pena combattere … La Libertà.

                                                                                                                     Lorenzo De Vita

venerdì 12 giugno 2015

Club Bilderberg 2015

In questi giorni sta avvenendo la riunione del Club Bilderberg...
Presumo che avverranno cambiamenti nei prossimi mesi e di certo non saranno positivi. 
Parteciperanno anche alcuni italiani tra cui Mario Monti (membro del suddetto Club criminale, della Commissione Trilaterale, della Goldman Sachs, altro che professore della Bocconi) e ricordiamoci che poco dopo la partecipazione di questo "individuo" al Gruppo sopracitato, nel 2011 venne "stranamente" messo a capo del governo, con un colpo, di Stato proprio Mario Monti, ma tranquilli sono solo coincidenze. Inoltre, vi saranno anche il nostro caro e amato Presidente della Fiat, una giornalista come Lilli Gruber, Franco Bernabè, e il numero uno di Techint Gianfelice Rocca.
<Siamo sull'orlo di una trasformazione globale. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è la giusta crisi globale e le nazioni accetteranno il Nuovo Ordine Mondiale!> (Rockefeller).
<L'integrazione europea è mil nostro obiettivo e, dove i politici hanno fallito, speriamo di avere successo noi industriali!> (Giovanni Agnelli).
<Gli eventi mondiali non accadono accidentalmente: che si parli di affari politici o commerciali viene fatto in modo che accadano e molti vengono organizzati e gestiti da coloro che hanno il controllo dei lacci della borsa!> (Denis Healey).
<Formeremo un governo mondiale, che vi piaccia o no, e lo otterremo o col consenso o con la forza!> (James Warburg)
Più delle precedenti parole pronunciate cosa vi serve per capire realmente chi comanda?
Resteremo ancora in attesa come schiavi e aspetteremo di vedere come verrà plasmato il nostro avvenire da un gruppo di lobbysti o decideremo finalmente, prima o poi, di ribellarci e riappropriarci delle nostre vite?! 


                                                                                                   Lorenzo De Vita

domenica 24 maggio 2015

24 Maggio 1915 - Italia in guerra.

Commemoriamo nel modo certamente più semplice, ma anche più simbolico il 100esimo anniversario dell'entrata nella Grande Guerra della nostra Madrepatria e i suoi centinaia di migliaia di figli che hanno perso la vita in questo conflitto: signori e signore, l'inno di Mameli!

Fratelli d'Italia                                        
L'Italia s'è desta,
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.

Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
Bandiera, una speme:
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.
Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.

Uniamoci, amiamoci,                                                   
l'Unione, e l'amore
Rivelano ai Popoli 
Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
Il suolo natìo:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.

Dall'Alpi a Sicilia
Dovunque è Legnano,
Ogn'uom di Ferruccio
Ha il core, ha la mano,
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla,
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò.
Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
Son giunchi che piegano
Le spade vendute:
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia,
Il sangue Polacco,
Bevé, col cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò!                                         

sabato 23 maggio 2015

A 23 anni di distanza dalla strage di Capaci

“Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così. Solo che, quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi, piuttosto che agire”.




Oggi ricorre il 23esimo anniversario della strage di Capaci, ove vennero vilmente assassinati Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Uomini disposti a sacrificare la propria vita in nome di un’idea, in nome del principio primo senza il quale nessuna società può reggersi … La GIUSTIZIA.

La  tenace resistenza alla criminalità e l'incessante fedeltà ad altissimi valori morali di questi magnanimi, non devono e non dovranno mai esser dimenticati, anzi, specialmente in un grave periodo di crisi  economica, ma anche e soprattutto etico - spirituale come quello attuale, è vitale che il loro esempio sia la nostra guida, il nostro retaggio e l’unico modo, seppur doloroso e difficile, attraverso cui poter scorgere una nuova alba e rinascere.

"Perché una società vada bene, si muova nel progresso,  nell'esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il suo dovere”.


Noi non vi dimenticheremo e faremo in modo che il vostro sacrificio non sia vano. Questa è una promessa e se non dovessimo onorarla, allora vorrà dire che meriteremo  la prosecuzione dei soprusi e delle angherie che subiamo già oggi.











martedì 19 maggio 2015

Renzi - Abolizione dei vitalizi per i parlamentari condannati - FALSITA'

In questi giorni avrete sicuramente letto sui giornali o visto in televisione che la Camera dei Deputati e il Senato hanno approvato una legge, attraverso la quale sarà possibile abolire i vitalizi  ai parlamentari condannati in via definitiva.  Certamente e giustamente, dopo aver saputo di questa “truffa”, scusate volevo dire “furbata” (è più forte di me, non riesco a chiamarla più di una volta con il suo nome), vi sarete lasciati strappare un sorriso o, quanto meno, avrete pensato che finalmente qualcosa di onesto è stato fatto … Dopotutto, chi mai oserebbe pensare la presenza di un inghippo anche qui? Mi spiace deludervi, ma, purtroppo, vi è un sottilissimo espediente: infatti, coloro i quali sono stati condannati  per finanziamento illecito e per abuso d’ufficio, i criminali (parlamentari s’intende) che dovrebbero scontare una pena inferiore ai due anni e  gli onorevoli riabilitati, non sono inclusi nella categoria di “ex-privilegiati”, ai quali verrà tolto il vitalizio.
 Insomma, Renzuccio è riuscito, per l’ennesima volta, ad ottenere ciò che si era prefissato, ovvero, giacché il suo consenso sta calando vertiginosamente e, poiché fra qualche giorno vi saranno le elezioni regionali, mostrare (fingendo) al popolo italiano di esser disposto anche  a sacrificare  parte della spesa politica. Citiamo di seguito due dei tanti abietti politicanti che continueranno a percepire dallo Stato, cioè da noi, il vitalizio, nonostante siano condannati da tempo:
-Gianni De Michelis condannato per patteggiamento con tangenti, ma continuerà a ricevere un assegno statale superiore ai 5000 euro fino alla fine dei suoi giorni;
- Arnaldo Forlani condannato per finanziamento illecito, ma fino al suo ultimo respiro riceverà dallo Stato circa 5600 euro al mese (è avanti con l’età, quindi non si sa mai che riesca a porre fine a questo scempio rapidamente);
La straordinaria assurdità di queste rendite è la loro reversibilità, di conseguenza le riceveranno sia le loro mogli sia i loro eredi …  Direi che i tagli alla classe politica non rientrano tra i progetti del presidente del consiglio italiano, il quale, ricordiamolo, non è stato democraticamente eletto.

Vi chiedo, per il vostro bene, ma soprattutto per il bene della collettività, o miei ventiquattro lettori, di andare oltre la propaganda; dovete pensare l’impensabile e rammentate che perché una legge sia positiva e onesta non basti che abbia un titolo intrigante, puro e affascinante.


                                                                                                           Lorenzo De Vita
     
       

domenica 17 maggio 2015

Renzi-Italicum

Renzi, per un po’ di giorni, tiene occupato il Parlamento per l’approvazione di una nuova legge elettorale (Italicum) perché, almeno secondo quanto afferma, il popolo italiano chiede a gran voce questa riforma, dato che la precedente legge, ovvero il Porcellum, venne dichiarata incostituzionale dalla Consulta nel Dicembre del 2013, dopo 8 anni dalla sua entrata in vigore … Dettagli.
Ora sorge la prima domanda: -Cosa ce ne facciamo dell’Italicum se ormai, gli ultimi governi che abbiamo avuto sono stati imposti dall’ eurocrazia finanziaria e dai poteri filo-atlantisti, senza che si andasse alle elezioni?-.
Il presidente del consiglio, allora,  per trionfare sui modesti avversari, i quali con la loro impresentabilità garantiscono l’assicurazione sulla sua vita, pone la fiducia (stessa cosa fatta da Benito Mussolini sulla legge Acerbo). In tal modo ricorda ai dissidenti del Pd e a tutti i partitini suoi alleati (come Ncd …) che chi vota contro la nuova legge elettorale vota contro il suo governo, indi lo fa cadere andando, inevitabilmente, alle elezioni anticipate; naturalmente coloro i quali si sono opposti non verrebbero ricandidati dal premier fiorentino e, “purtroppo”, dovrebbero cercarsi un nuovo lavoro. Subito dopo, gli “eretici” tornarono ad essere ortodossi, a parte qualche eccezione. Strano?!
Che cosa c'entri la sopravvivenza del governo con la legge elettorale a noi comuni mortali non ci è dato sapere …
Ma Renzi continua imperterrito con la “politica del fare”:- Il popolo ci chiede di cambiare!- afferma veementemente. Vero, ma il vulgus desidera cambiare in meglio e non peggiorare ulteriormente la disastrata situazione che imperversa su tutta Italia. E’ come se una persona fosse davanti a un dirupo, ma poiché non scorge un’ altra strada, si butta giù.
Non è credibile neanche la scelta dell’Aventino presa da Forza Italia, dato che questa “nuova porcata” nasce dall’accordo tra Berlusconi e l’attuale presidente del consiglio.
Non esplicherò gli aspetti tecnici della riforma in questione per evitare di tediarvi (potete,comunque, trovarli su qualsiasi sito internet o più velocemente su you tube digitando “Marco Travaglio- Italicum e riforma senato”), ma chiarirò in poche parole gli effetti dell’Italicum:
-si passa da una democrazia che  fino adesso, apparentemente, sembrava orizzontale ad una verticale;
-i segretari di partito nominano i parlamentari, giacché vi sono ancora le liste bloccate:
-il capo del partito che prende più voti comanda poi tutto: governo, parlamento, membri della corte costituzionale, del Csm e ha il potere di controllare la nomina dei dirigenti dell’ Agenzia dell’Entrate e della Rai che dovrebbe esser un servizio pubblico, ma come tutti i mezzi di comunicazione non è altro che uno strumento di regime, difatti la riforma Rai, nonostante le belle parole di Renzuccio dicano- Fuori i partiti dalla gestione della televisione- asseriscono limpidamente che l'amministratore delegato (B) dell'azienda  in questione (C) avrà poteri decisionali assoluti e sarà nominato in pratica dal governo (A), ergo A impererà su C.
Ma non abbiamo ancora finito con i paradossi. Come ben sappiamo il presidente della repubblica (si lo so che cariche pubbliche come questa ed altre andrebbero scritte con la lettera iniziale maiuscola, ma, poiché a mio giudizio sono solo dei pusillanimi insulsi, meritano questa lieve denigrazione e non solo) ha già firmato l’Italicum; voi giustamente vi chiederete dov’è il paradosso, eccolo qua: si dà il caso che lo stesso Mattarella fece parte nel 2013 della Corte Costituzionale che asfaltò il Porcellum perché aveva un premio di maggioranza eccessivamente alto e perché i parlamentari venivano nominati dai capi dei partiti, anziché dai cittadini, come invece dovrebbe essere. Indi, lo stesso uomo che ha bocciato la precedente legge elettorale, per i motivi suddetti, firma e approva l’Italicum che riprende proprio dal Porcellum quei tratti caratteristici e assurdi bocciati due anni fa. Ora, capisco che il “panta rei” di Eraclito è una legge oserei dire quasi inoppugnabile, però, sembra che troppo spesso, voi cosiddetti “onorevoli” ve ne approfittiate.
Poco valore hanno alcune teorie secondo le quali la democrazia finisce con questa nuova legge. L'ultimo sussulto di parvenza democratica che era rimasto in Italia è scomparso da tempo e, forse, non è mai esistito.



                                                                                                     Lorenzo De Vita

martedì 5 maggio 2015

5 Maggio 1821 (Sant'Elena) - Muore Napoleone Buonaparte: soldato, generale, Imperatore



“Tutti nascono anonimi come me, in una anonima Ajaccio, in un’anonima isola, in un anonimo 15 Agosto, di un anonimo 1769, da due anonimi Carlo e Letizia Ramolino; solo dopo diventano qualcuno; e se prima di ogni altra cosa sono capaci di non deludere se stessi, anche la volontà divina si manifesta sull'uomo”… Così scriveva il Piccolo Corso nel Memoriale di Sant'Elena … Ormai battuto, sconfitto, imprigionato in un’isoletta così distante dalla sua Europa tanto amata, sognata, toccata, ma mai avuta del tutto; eppure, sebbene non più vittorioso, continuò ad essere Imperatore fino al suo ultimo respiro avvenuto alle 17: 49 del 5 Maggio 1821.
Molte sono le lodi tessute a questo Grande uomo, molte sono le critiche.  Individui come il suddetto sono magnanimi che compaiono poche volte nella Storia; fulgidi lumi che irradiano la propria epoca di meraviglia, di orrore, di gloria, di distruzione, di speranza e di grandezza. Senza dubbio portano con loro anche devastazioni, ma tutti i grandi cambiamenti, le grandi rivoluzioni sono avvenute e avverranno solo dopo spargimenti di sangue.
Sognatore, precursore e plasmatore  dell’Europa: “Abbiamo bisogno di una legge europea, di Paesi e di misure uguali, abbiamo bisogno delle stesse leggi per tutta Europa. Voglio fare di tutti i popoli europei un unico popolo …”.  Fu l’iniziatore dei tempi moderni, colui che, paradossalmente, nel suo progetto di unificazione universale, diede vita ai patriottismi, ai sentimenti di riscatto nazionale e a tutti i pensieri politici che seguirono la sua caduta.
Aah, quanto gli dobbiamo … I Codici Civili europei affondano le loro radici nel Codice Napoleonico, tutte le unità di misura odierne (metro, litro, ec.) devono la loro creazione all’ultimo vero Imperatore che il mondo abbia conosciuto, ma soprattutto bisogna ringraziarlo, specialmente noi italiani, poiché senza le sue immortali gesta la nostra Penisola non si sarebbe svegliata, ribellata allo straniero e non sarebbe risorta.
Alessandro Manzoni nella sua più celebre poesia si domandò e si rispose nel seguente modo :- Fu vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza - .

Riportiamo qui di seguito la sublime poesia di colui che scrisse uno dei più famosi romanzi  che l'uomo abbia mai concepito, "I Promessi Sposi".

Ei fu. Siccome immobile, 

dato il mortal sospiro, 
stette la spoglia immemore 
orba di tanto spiro, 
così percossa, attonita 
la terra al nunzio sta, 

muta pensando all'ultima 
ora dell'uom fatale; 
né sa quando una simile 
orma di pie' mortale 
la sua cruenta polvere 
a calpestar verrà. 

Lui folgorante in solio 
vide il mio genio e tacque; 
quando, con vece assidua, 
cadde, risorse e giacque, 
di mille voci al sonito 
mista la sua non ha: 

vergin di servo encomio 
e di codardo oltraggio, 
sorge or commosso al subito 
sparir di tanto raggio; 
e scioglie all'urna un cantico 
che forse non morrà. 

Dall'Alpi alle Piramidi, 
dal Manzanarre al Reno, 
di quel securo il fulmine 
tenea dietro al baleno; 
scoppiò da Scilla al Tanai, 
dall'uno all'altro mar. 

Fu vera gloria? Ai posteri 
l'ardua sentenza: nui 
chiniam la fronte al Massimo 
Fattor, che volle in lui 
del creator suo spirito 
più vasta orma stampar. 

La procellosa e trepida 
gioia d'un gran disegno, 
l'ansia d'un cor che indocile 
serve, pensando al regno; 
e il giunge, e tiene un premio 
ch'era follia sperar; 

tutto ei provò: la gloria 
maggior dopo il periglio, 
la fuga e la vittoria, 
la reggia e il tristo esiglio; 
due volte nella polvere, 
due volte sull'altar. 

Ei si nomò: due secoli, 
l'un contro l'altro armato,                                                                    

sommessi a lui si volsero, 
come aspettando il fato; 
ei fe' silenzio, ed arbitro 
s'assise in mezzo a lor. 

E sparve, e i dì nell'ozio                                                                    
chiuse in sì breve sponda, 
segno d'immensa invidia 
e di pietà profonda, 
d'inestinguibil odio 
e d'indomato amor. 

Come sul capo al naufrago 
l'onda s'avvolve e pesa, 
l'onda su cui del misero, 
alta pur dianzi e tesa, 
scorrea la vista a scernere 
prode remote invan; 

tal su quell'alma il cumulo 
delle memorie scese. 
Oh quante volte ai posteri 
narrar se stesso imprese, 
e sull'eterne pagine 
cadde la stanca man! 

Oh quante volte, al tacito 
morir d'un giorno inerte, 
chinati i rai fulminei, 
le braccia al sen conserte, 
stette, e dei dì che furono 
l'assalse il sovvenir! 

E ripensò le mobili 
tende, e i percossi valli, 
e il lampo de' manipoli, 
e l'onda dei cavalli, 
e il concitato imperio 
e il celere ubbidir. 

Ahi! forse a tanto strazio 
cadde lo spirto anelo, 
e disperò; ma valida 
venne una man dal cielo, 
e in più spirabil aere 
pietosa il trasportò; 

e l'avvïò, pei floridi 
sentier della speranza, 
ai campi eterni, al premio 
che i desideri avanza, 
dov'è silenzio e tenebre 
la gloria che passò. 

Bella Immortal! Benefica 
Fede ai trïonfi avvezza! 
Scrivi ancor questo, allegrati; 
che più superba altezza 
al disonor del Golgota 
giammai non si chinò. 

Tu dalle stanche ceneri 
sperdi ogni ria parola: 
il Dio che atterra e suscita, 
che affanna e che consola, 
sulla deserta coltrice 
accanto a lui posò.


Ci sono uomini che vivono e muoiono all'ombra dei propri ulivi. Altri cambiano il mondo, anche quando battuti.

                   
                                                                                                                  Lorenzo De Vita

sabato 2 maggio 2015

Expo - 1 Maggio - 2015 - Milano (Italia)


L’esposizione universale doveva avere come tema centrale il cibo … Possiamo dire che, almeno sul fulcro del progetto l’Italia è stata coerente, difatti hanno “mangiato” un po’ tutti.
Expo 2015 vorrebbe anche dire nutrire il pianeta Terra, ma incredibilmente i due sponsor ufficiali, Coca - Cola e Mc Donald, sono i principali rappresentanti del cosiddetto “cibo spazzatura” (junk food): stiamo parlando delle due grandi multinazionali che disboscano progressivamente l’ultimo polmone del cosmo terrestre, la Foresta Amazzonica. Potrò anche sembrare un bigotto, una persona arcaica, ma il solo fatto che queste lobby vengano pubblicizzate in un evento che ha come obbiettivo anche quello di salvaguardare il mondo, mi fa rabbrividire e arrabbiare.  A quanto pare, abbiamo udito, durante questi mesi, solo tante belle parole che non si conciliano con i fatti (stranamente).
Expo dovrebbe voler dire più lavoro.  Naturalmente occupazione è stata creata, basti pensare ai     10 000 volontari, il cui salario è stato un panino. Ma l’abile affabulatore Matteo Renzi, con la collaborazione dei mezzi di comunicazione, racconta alla folla che la disoccupazione è calata, che  si sta andando verso una nuovo periodo di prosperità … La verità, però, è la seguente: i posti di lavoro non aumentano, bensì diminuiscono, tant’è vero che tra i giovani il tasso di disoccupazione balza al 43,1%.
Expo dovrebbe simboleggiare l’eccellenza italiana, ma fino ad ora siamo venuti a conoscenza di una fitta presenza mafiosa (riconducibile all’ Ndrangheta) nella gestione degli appalti e nella spartizione di un modesto tesoretto di 12 miliardi; insomma, ahimè, le solite italianate. Quattordici personaggi in vista sono stati arrestati e sono tutt’ora indagate più di settanta persone tra politici, imprenditori, manager Expo; i reati che accomunano i condannati e, probabilmente, anche gli indagati (indipendentemente se verranno giudicati colpevoli o innocenti grazie a chissà quale escamotage), sono: associazioni per delinquere, corruzione, turbativa d’asta, rivelazione e utilizzazione del segreto d’ufficio. Inoltre, oggi, all’inaugurazione è stato ancora possibile intravedere, senza difficoltà, lavori incompiuti, calcinacci e varia spazzatura. Solo il 21% del progetto iniziale è stato portato a termine e per sopperire a questo clamoroso, ma non inaspettato ritardo, il governo ha stanziato 1 milione e 100 000 euro per gli allestimenti di camouflage; almeno si è riusciti a mascherare l’assoluto fallimento dell’efficienza burocratica.
Expo dovrebbe anche esser sinonimo di sicurezza, eppure ieri, all’inaugurazione si è potuto assistere ad una guerriglia urbana, ad una violenza che ha agito, per troppo tempo, senza che venisse fermata. Milano è stata messa a ferro e fuoco da un facinoroso gruppo di ragazzotti , tutti caratterizzati dalla loro vacuità di pensiero (guardare per credere:https://www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&ie=UTF-8#q=tgcom24+intervista+manifestante): il loro scopo era quello di distruggere senza remore qualunque cosa trovassero sul loro “cammino”. Lanciare molotov, bombe carta e sfasciare le macchine parcheggiate è funzionale alla loro lotta (a quanto pare); questi anarchici, non riconoscendo il vero nemico contro il quale scagliarsi, rivolgono le loro “attenzioni” verso le persone comuni, le quali hanno la sola colpa di aver lasciato un loro bene (motorino, automobile …) sul suolo pubblico, ma se, casualmente, i suddetti manifestanti individuassero il Vero Artefice del sistema criminale imperante in occidente, non lo affronterebbero, giacché sono privi di principi, di ideali, di volontà e di coraggio. Finché avranno a disposizione una bottiglia di vodka o un po’ di erba da fumare si sentiranno parte di qualcosa e, da stolti quali sono, penseranno di stare combattendo per una nobile causa.  C’è da riconoscere che, ad un certo punto, quando la depravazione sembrò raggiungere livelli troppo eccessivi, una parte di questi individui si distaccò dagli pseudo - rivoluzionari, i quali perseguirono imperterriti la strada più volte battuta. Da notare è anche la loro incoerenza: si dicono fieri e orgogliosi delle gesta che compiono e del messaggio che tentano di propinarci, ma immancabilmente si nascondono dietro ad un foulard, ad un cappuccio o ad un casco. Le loro considerazioni politiche vertono, solo secondo la poca materia grigia di cui sono dotati, verso il rosso, però, sono tutti vestiti di nero. Queste sfilate di ignoranza vengono accompagnate da canzoni partigiane …  Dovrebbero sapere che gli antifascisti del 43 non prendevano a sassate le proprietà degli italiani e ,soprattutto, non aveva intenzione di distruggere la loro medesima nazione.
Protestare è legittimo, specialmente se la ribellione è contro le speculazioni, le ruberie e tutte le manfrine della cupola finanziaria e della politica, tuttavia il nemico contro cui bisogna dirigere i propri sforzi non è la persona qualunque che si incontra per strada, bensì è un intero ecosistema  dittatoriale che agisce nella più riservata segretezza, ordendo trame indicibili e spesso sconosciute ai comuni mortali (vedi TTIP di cui parleremo un altro giorno).
Nonostante tutto, auguriamoci che in questi mesi la nostra bellissima Penisola possa riscattarsi dalle critiche ed esaltare se stessa, mostrando il suo giusto volto, la sua maestosità, la sua arte, la sua cultura, la sua humanitas, il suo retaggio … La sua civiltà.





E’ un’opportunità che non bisogna lasciarsi sfuggire, anzi è doveroso cogliere questa frutto, ultimarlo, perfezionarlo e renderlo più saporito che mai. Speriamo solo che non modifichino ancora una volta il nostro straordinario Inno Nazionale, scritto da un ragazzo patriota ventenne nell'autunno del 1847 (Goffredo Mameli).

Viva l’Italia, viva la Libertà!



                                                                                                          Lorenzo De Vita

sabato 25 aprile 2015

L'ora di fare una scelta è giunta

Qual è la cosa grazie alla quale il mondo gira, quindi qual è la cosa più importante? Questa domanda, purtroppo, prevede una sola risposta: il denaro. Quindi (sarete d’accordo con me), chi controlla il denaro controlla il mondo.  Dovete sapere che l’emissione di moneta non avviene  per mezzo dello Stato, bensì è affidata a pochi enti privati, i quali hanno di conseguenza la vita di miliardi di persone nelle loro mani, nonché di ordinare l’avvenire del cosmo terrestre secondo il proprio talento. Il sistema attraverso cui traggono questo sconfinato potere si può riassumere in due parole: signoraggio bancario (la più colossale truffa e il più grande crimine che l’uomo abbia mai potuto concepire). Ma come funziona esattamente?
Una volta si stampavano i soldi quando vi era l’oro nelle casseforti delle banche centrali. Ora queste ultime non hanno nessun bene che conferisca al denaro emesso un valore.  Questi enti privati stampano denaro al prezzo della carta e gli attribuiscono un valore nominale; dopodiché, vendono questo prodotto agli Stati, i quali per acquistarlo devono emettere dei titoli di debito di Stato (creando debito inevitabilmente). Inoltre vi è un tasso di interesse molto elevato che rende, naturalmente, lo Stato schiavo di questo usuraio. Con questo sistema il debito è eterno, inestinguibile e nel suo complesso può solo aumentare. Tutto ciò è vergognoso e stranamente, quello che ho appena spiegato, non viene mai usato come tema centrale di discussione nei mass media o in qualsiasi altro mezzo di comunicazione, anche se sarebbe meglio dire di propaganda.
Ma allora perché i nostri politici permettono che si verifichi un cotale asservimento (vi domanderete giustamente voi)? Semplicemente perché costoro sono solo burattini comandati da questi < poteri occulti > ; il loro compito è soddisfare la volontà  dei suddetti,  essere la maschera che nasconda i veri padroni del mondo, essere coloro contro i quali il vulgus possa scagliarsi, senza rendersi conto che cambiando i componenti  della classe politica si eliminano solo le appendici di un “ecosistema criminale”.  Questi cosiddetti poteri forti che si celano agli occhi dei più hanno un nome, un volto, un retaggio, una mentalità assassina (la quale non deve fare i conti con una coscienza, poiché ne è priva): Rothschild,  Greenspan,  Rockefeller (uomini potentissimi in ambito economico),  la banca più vorace di tutte, ovvero la Federal Reserve,  e la sua degna figlia, la Banca Centrale Europea, il Fondo Monetario Internazionale e altre organizzazioni criminali. La crisi mondiale è creata volutamente da queste macchine umane, progettata negli incontri annuali del Gruppo Bilderberg,  per vari motivi:
1-      più si esaspera la crisi più la richiesta di denaro aumenta, quindi aumentano le entrate;
2-      l’usuraio punta a inginocchiare l’usurato, non a farlo morire, altrimenti non avrebbe più chi sfruttare;
3-      la Storia ha provato che più la crisi è forte più i popoli sono disposti ad accettare condizioni che in un periodo di quiete ricuserebbero senza remore. Ed è per questo che stanno insinuando nella mente degli uomini la paura, l’insicurezza,l’ignoranza, il vuoto; cercano di dividere le masse (tra mondialisti e difensori della patria, tra razzisti e antirazzisti), cosicché non si trovino contro un blocco compatto di persone pronte a fronteggiarle, bensì un’accozzaglia di fazioni facilmente battibili. Ubriacano la folla con altisonanti paroloni come democrazia, libertà, uguaglianza, giustizia sociale (concetti puri, ma usurpati) (direi che hanno capito molto bene il motto romano "Divide et impera"). 
Questi usurpatori del mondo hanno compreso che la dittatura non è la forma di governo attraverso la quale poter schiavizzare la popolazione del globo, giacché quest’ ultima non rinuncia consapevolmente alla sovranità su se medesima, indi può ribellarsi e non accettare lo status quo; nel “governo del popolo", invece, la facilità di manipolazione della moltitudine è incredibilmente a portata di mano.  Una prova che testimonia quanto sia semplice manovrare i molti “dormienti” è la confessione, poco più di un mese fa,  di un editore che lavora per uno dei più importanti giornali tedeschi: pentitosi, forse, di come svolse il suo lavoro per anni, il giornalista ammise che non  esiste libertà di stampa. Tutti i giornali, i mass-media sono corrotti dal denaro di “persone comuni”, le quali agiscono per conto della Cia; l’informazione deve esser pro Usa e contro la Russia. Il confessore tedesco riconobbe che molto spesso, ciò che si pubblica non è provato, ma la notizia viene divulgata ugualmente perché qualcuno, così, ha deciso.  Marco Travaglio, durante una trasmissione televisiva (nella quale viene ospitato molto spesso) disse alcune parole che, almeno secondo il mio giudizio, portavano con se un messaggio molto ampio: < Spesso noi giornalisti distraiamo l’attenzione generale su falsi obbiettivi...>. 
Adesso vi direte sicuramente: -Ma se tu sei venuto a conoscenza di queste notizie vuol dire che esiste libertà di stampa! - .  No, mi dispiace, ma non esiste. Raramente alcune notizie shock vengono lasciate in circolazione, ma solo per un unico scopo: indurvi, appunto, a pensare in tal modo e a farvi credere che chi diffonde una verità diversa da quella che vi propongono loro sia un complottista, un emarginato, uno strano. Liberatevi da queste catene mentali, investigate, riflettete, abbiate un approccio analitico mentre ricercate la verace via, distaccatevi dalla vacuità che vi stanno imponendo e non temiate di sembrare delle pecore nere.
Occorre sempre qualcuno che sia la “cattiva coscienza” della sua epoca. Siate gli “svegli”  del ventunesimo secolo, siate i veltri della vostra comunità, siate come quello scoglio in mezzo al mare che resiste all’ impetuosità dell’acqua, siate quell’ aquila che vola più in alto di tutti, contemplando quanto si trova sotto di lei e scendete, talvolta, sulla terraferma per svelare ai pusillanimi quanto è loro oscuro, rivelateli il vostro sapere, guidateli, salvateli. Voi avete il potere di cambiare il quasi inesorabile corso degli eventi, voi siete la vostra unica risorsa. Come disse Mahatma Ghandhi:  -siate il cambiamento che vorreste vedere nel mondo-.
E’ quando alcune persone si impongono al di sopra della legge e della morale che uomini come noi, definiti comuni, gente di nessuno, da coloro che tengono le redini del mondo, combattino e si ribellino per riportare giustizia, laddove quest’ultima è stata negata.. 


                                                                                                                  
                                                                                                                 Lorenzo De Vita